…. con la minuscola. Nel senso che quelli che scrivono Poesia con la maiuscola, che la vogliono nei salotti, che la staccano dalla gente comune e che la seppelliscono di tonnellate di atteggiamenti e parole e comportamenti da gruppo iniziato, beh, avrebbero proprio scassato. A me la poesia piace così, per strada, tenuta in tasca in fogli sgualciti e pronta alla bisogna, a una bevuta, a un angolo di città o semplicemente a uno sconosciuto, utilizzata e passata di mano, lasciata lì e ripresa da qualcuno.

Mi piace la poesia di Howpedestrian. Un’idea di Katherine Leyton, poeta di Toronto, gestita interamente da lei (con, ogni tanto, delle incursioni di qualche amico), che ogni giorno scende in strada, ferma uno sconosciuto e gli fa leggere una poesia. I risultati sono dei piccoli capolavori, come i corporate haiku che vengono pubblicati in questi giorni, poesia veloce per businessmen sempre di corsa. C’è un poeta per ciascuno di noi, come dice il manifesto.

Previous ArticleNext Article

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.