Si, si, i blog andrebbero aggiornati più spesso. Si, lo so, non si lascia così, senza notizie, un’audience spaurita, che non aspetta altro che vaneggiamenti assortiti su fotografia, scienza e via dicendo. Ancora peggio, non si lascia così, senza cure, un esercito di spammers bisognoso di attenzione (mi sto chiedendo chi diavolo sia sto Calvin a cui si rivolgono gran parte degli spammatori dei commenti che – sfortunati – i due lettori di questo blog non avranno mai la fortuna di leggere, perché ho cura di tenerli tutti per me).
Insomma: è passato più di un mese dall’ultimo post. Un mese e rotti in cui, a dire il vero, sono successe diverse cose, di cui faccio un elenco in ordine sparso:
- sono stato con l’INFN a seguire un esperimento. Il che ha significato imbarcarmi su una nave posacavi e partire da Catania per arrivare a 45 miglia a sud di Capo Passero, stare per una giornata a ballare con il vento forza 8 e il mare agitato, e tornare indietro senza che l’esperimento si sia potuto svolgere. Dunque, niente servizio di senso compiuto, un sacco di foto sparse. Ma mi sono divertito un sacco, ed ho visto cose che difficilmente si possono vedere altrove.
- E’ stato molto divertente fotografare l’orchestra Ruggero II, poco prima di Natale, per un concerto di beneficienza dato a Sciacca. E conoscere il Maestro Antonio Bono, una persona davvero squisita, con una enorme cultura musicale e le idee giuste per mettere in comunicazione la musica con il mondo che ci circonda. Spero davvero di tornare a parlarne;
- Buon anno! Che per me è iniziato con la polizia scientifica in casa. A qualche furbo di un vicino, infatti, è venuta la bella idea di sparare colpi di pistola per festeggiare, e uno mi ha sfondato la finestra. La mattina dopo, caccia al proiettile (un 9mm rivestito…. ho qualche sospetto sulla pistola che potrebbe averlo sparato. E non sono un esperto), che ho trovato in una scatola Swarowski della coinquilina, indagini, e chiacchere. Normalmente, avrei passato la mattina del giorno 1 gennaio a languire sul divano in attesa del concerto di Vienna. Così, è stato anche più divertente. Divertente, nel senso di non ero in casa quando mi avresti potuto ammazzare: mezz’ora prima di uscire mi ci ero affacciato a fare lo scemo con le fontanelle di scintille, da quel balcone;
- A proposito del concerto di capodanno: il pomeriggio, avevo prenotato i biglietti per il concerto del Politeama di Palermo, che mi sono goduto anche più del normale. La musica classica il primo dell’anno è quasi un obbligo, è buon auspicio, è ispirazione. E iniziare battendo la Marcia Radetzky, è una cosa troppo bella per relegarla a un divano di fronte a uno schermo televisivo;
- Risoluzioni dei primi dell’anno? Non mi piacciono più. Anche se in versione minore, ho fatto una piccola annual review;
Il resto, appartiene alla piccola routine: ripresa di contatti con le email, chili da smaltire, rimessa a nuovo della bici (al sesto giorno di allenamento ho fatto 20 km in un’ora. Non so se siano tanti o pochi, e non mi interessa), ricerca di contatti per un lavoro da fare a Catania. E, si, qualche idea sul blog. Che finora ho vissuto più come una specie di palestra, ma su cui adesso vorrei iniettare contenuti più specifici. Come sempre, restate sintonizzati. E fate buon 2011, anno della solidità e della profondità.