Da oggi ho aggiunto una nuova pagina al mio sito, una /now. È proprio accanto all’about, e qui spiego che cos’è.
L’idea l’ho avuta leggendo un post di Derek Sivers, musicista, imprenditore, performer, speaker e un sacco di altre cose. In sintesi, quando andiamo sul sito di una persona, un professionista o un’azienda troviamo le pagine about che ci raccontano chi è quella persona e azienda, cosa ha fatto nella sua vita, i suoi studi e il suo background. Nel passato. Ma se vogliamo sapere che cosa sta facendo ora, in questo particolare periodo della sua vita? Che lavori sta portando avanti, che riflessioni sta facendo, quali hobby e quali percorsi ha intrapreso, su cosa si sta concentrando, in che direzione sta portando il suo lavoro? Ecco: una pagina /now, aggiornata regolarmente, serve a dare un’istantanea di quello che una persona o un’azienda fanno, sviluppano, pensano in un dato momento.
E no, Facebook e Twitter non servono a questo. Se voglio sapere a cosa si sta dedicando un professionista, un artista, un imprenditore, di sicuro non vado a fare ricerche in mezzo alle foto delle sue vacanze, né ho voglia di scrollare centinaia di tweet tra link, prese di posizione incazzate e novità sparate nel mucchio. No. Come dice sempre Sivers nel sito dedicato alle pagine /now, pensate a quello che direste a un amico che non vedete da un anno per aggiornarlo di quello che fate: vivo ancora a Milano, ho lasciato il social media management e ora giro documentari, ho iniziato a fare piscina più spesso e così via. Un quadro più grande.
Possiamo vederla così: l’about è la linea che unisce tutti i punti in cui siamo stati in passato e che ci ha portato alla posizione di oggi. La posizione di oggi è ricca e complessa, e la descriviamo con una pagina /now.
Penso sia un buon esercizio, soprattutto se si aggiorna regolarmente. In ogni caso i social media sono sopravvalutati. Meglio i blog.
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